Oasi Zegna sta reinventando il lusso di tutti i giorni

L'Oasi Zegna sta rivoluzionando il concetto di lusso quotidiano

maglione e cappotto Oasi Zegna

RYAN SLACK
logo, nome dell'azienda

Nelle pendici delle Alpi, nel nord Italia, si trova la riserva naturale Oasi Zegna, 100 chilometri quadri di terra montuosa coperti da mezzo milione di alberi. Secondo la leggenda aziendale, il fondatore dell’etichetta di lusso che porta il suo nome, Ermenegildo Zegna, ne piantò il primo nel 1910. Cento anni dopo, sebbene la sede di Zegna sia a Milano, l’oasi boschiva funge da centro spirituale per il direttore artistico Alessandro Sartori.

“Oasi non è solo un luogo ma una mentalità”, spiega, sia una fonte di ispirazione creativa che un ricordo dell’obbligo dell’azienda di preservare la natura. La collezione capsule Oasi Zegna è la distillazione di quella filosofia. Il cachemire, che è una pietra angolare della linea autunnale, proviene direttamente dalla Mongolia e viene trasformato completamente in casa, dalla filatura alla tessitura, dalla maglieria alla confezione dei capi finiti. Quando arriverà la primavera del 2024, anche il lino della Normandia subirà lo stesso trattamento. Entro la fine di quell’anno, il 100 percento delle fibre di Oasi Zegna sarà tracciabile. È una ricerca nobile, ma non avrebbe importanza se l’abbigliamento non fosse all’altezza. Fortunatamente, i sontuosi maglioni, i cappotti non strutturati e i pantaloni voluminosi di Oasi Zegna incarnano anche un ethos di design che si integra perfettamente con il nostro modo di vestire al giorno d’oggi.

abbigliamento Oasi Zegna

RYAN SLACK

“Tutti vogliamo qualcosa di più comodo, più autentico, meno rigido, più adattabile a diversi tipi di corpi e situazioni”, dice Sartori. Per arrivarci è necessario eliminare tutto tranne i fondamentali. Anche se gli abiti Oasi Zegna vengono creati negli stessi atelier (spesso con le stesse tecniche) dei perfetti abiti su misura del marchio, qui non troverai la sartoria tradizionale. Invece, “riduci il numero di elementi per creare una silhouette e immergiti in qualcosa di nuovo”, continua Sartori. “Chiamiamolo workwear stilizzato, utilitarismo stilizzato”.

un uomo che sta davanti a un muro

RYAN SLACK

Una camicia sovrapposta, ad esempio, fa il doppio ruolo di vestire come una giacca sportiva, sentirsi come una giacca sportiva e persino sostituire una giacca sportiva. Abbinata a quei pantaloni generosi e alle sneakers Triple Stitch di Zegna, avrai un uniforme casual e ben pensata che puoi indossare per (quasi) ogni occasione. Ogni nuovo lancio di Oasi Zegna – Sartori pensa al progetto come a “un grande film che stiamo costruendo o a un libro con diversi capitoli” – è progettato per rafforzare quell’uniforme.

“Mi piace avere un aspetto cool con una silhouette semplice”, dice. “Questo significa avere capi speciali. Hai quattro pezzi, giusto? Devono essere capolavori”.

Ritratto di Jonathan EvansJonathan Evans